Il valore della bellezza: investire in passioni
L’investimento in arte si differenzia dai tradizionali investimenti in quanto è connotato anche dal dividendo estetico: il collezionista cliente è sì interessato alle plusvalenze, ma nella scelta subentra anche la sensibilità e il gusto personale ed è inevitabile che l’operazione assuma un valore ben più intimo e privato.
Cosa determina il valore dell’opera d’arte? Pagare il giusto prezzo è un esercizio difficile perché sono tanti i fattori da tenere in considerazione:
Il più importante è che il prezzo di un’opera d’arte non è determinato solo da fattori oggettivi (autore, periodo, soggetto, unicità, dimensioni, stato di conservazione, provenienza e certificazioni per mettersi al riparo dai falsi, solo per citarne alcuni dei più significativi) ma anche da altri elementi che sono difficilmente controllabili e variabili nel tempo (domanda, velocità dell’offerta, modalità dell’offerta e anche liquidità sui mercati finanziari in generale).
Per stabilire la durata dell’investimento in arte parametrandola al proprio grado di rischio non si possono tenere in considerazione le stesse regole che si usano per uno strumento finanziario tradizionale. L’arte ha i suoi tempi che variano da opera ad opera e da autore e autore: l’unica maniera per capire se è il momento di comprare o vendere è tenersi costantemente aggiornati sulle informazioni che riguardano il proprio patrimonio artistico.
Avere un’informazione privilegiata fa la differenza nel mercato dell’arte.
Dare informazioni privilegiate è il compito degli Art Advisor.
“Tutti vogliono capire la pittura. Perché non cercano di capire il canto degli uccelli? La gente ama la notte, un fiore, tutto ciò che li circonda senza cercare di capirlo. Ma la pittura – quella la debbono capire.”
“Perché in casa mia non ci sono appesi miei dipinti? È perché non posso permettermeli.”
Pablo Picasso
Art News
Informazioni, approfondimenti e riflessioni sul mondo dell’arte e sugli appuntamenti culturali da non perdere
Apre la più grande mostra di Giorgio Morandi a New York. A curarla è un gallerista italiano
Si intitola “Time Suspended II” e riunisce circa sessanta opere realizzate dal pittore bolognese tra il 1913 e il 1964, in occasione del 60esimo anniversario della morte dell'artista.
Capitale italiana dell’Arte contemporanea 2026: ecco le cinque finaliste
Carrara, Gallarate, Gibellina, Pescara e Todi sono le cinque città finaliste che si contenderanno il titolo di Capitale italiana dell’Arte contemporanea per il 2026
News & Storie
Informazioni, approfondimenti e riflessioni sul mondo dell’arte e sugli appuntamenti culturali da non perdere