Mostre
Marino Marini, l’uomo e la forma. Arezzo celebra un maestro del Novecento
Marino Marini, l’uomo e la forma. Arezzo celebra un maestro del Novecento
Arezzo rende omaggio a uno dei più grandi interpreti della scultura del Novecento con “Marino Marini. In dialogo con l’uomo”, la grande antologica inaugurata il 4 luglio, aperta fino al 2 novembre, che riunisce oltre cento opere tra dipinti, gessi e bronzi.
Un percorso articolato, curato da Alberto Fiz e Moira Chiavarini con il coordinamento scientifico di Alessandro Sarteanesi, prodotto e organizzato dal Comune di Arezzo e dalla Fondazione Guido d’Arezzo, in collaborazione con Le Nuove Stanze e Magonza. Dopo la personale dedicata ad Afro Basaldella, Arezzo prosegue così la sua indagine sul Novecento italiano con una mostra esaustiva che esplora l’intero arco creativo di Marino Marini (1901-1980).
Due sedi, un solo dialogo: l’uomo al centro
La mostra si sviluppa in due sedi complementari. Alla Galleria Comunale d’Arte Moderna e Contemporanea, accanto alla Chiesa di San Francesco affrescata da Piero della Francesca, trova spazio la parte più pittorica e plastica, con opere che testimoniano l’evoluzione stilistica e poetica dell’artista. Qui, accanto alle sue celebri Pomone, sculture di nudi femminili che incarnano la pienezza vitale della forma, si possono ammirare opere come Le vergini (1916) e Zuffa di Cavalieri (1927 ca.), quest’ultima in prestito dalle Gallerie degli Uffizi, che rimandano alle composizioni pierfrancescane della Cappella Bacci.
Alla Fortezza Medicea, invece, si apre il percorso monumentale con grandi bronzi come Il Cavaliere (1949-50) e i Miracoli, dove la tensione verticale delle forme rompe la staticità e si protende verso l’alto, come scriveva l’artista stesso: “la scultura vuole andare in cielo, bucare la crosta terrestre, arrivare nella stratosfera”.
L’antico come radice e confronto
Un elemento distintivo dell’esposizione è il dialogo con l’antico. Per la prima volta, accanto a sculture arcaiche di Marino Marini, sono esposte le terracotte ellenistiche rinvenute negli scavi della Catona ad Arezzo, che l’artista aveva scoperto sulle pagine della rivista Dedalo nel 1920. Un confronto che evidenzia come la sua ricerca nasca dall’ascolto della classicità per spingersi oltre, verso una modernità inquieta, tesa tra armonia e dramma.
Temi e sezioni: tra mito e umanità
Il percorso tematico della mostra alterna pittura e scultura in un dialogo serrato. Si passa dalle sezioni dedicate ai Gridi, dove l’urlo interiore prende corpo, a quelle delle Pomone, che l’artista definiva “la prima vera forma mia”, fino ai ritratti, circa 150 in tutta la sua carriera, tra cui emergono quelli di Carlo Carrà, Filippo de Pisis, Marc Chagall, Igor Stravinskij, e Marina, musa e compagna di vita.
Come sottolinea il curatore Alberto Fiz, “Marino Marini compie una rivoluzione che nasce da una precisa consapevolezza della storia e dell’uomo. Le sue opere vivono in un tempo interiore dove inquietudine e sofferenza non si placano, simboli di una costruzione all’infinito che interroga la relazione tra spazio fisico e spazio psichico”.
La potenza delle forme nella Fortezza
Alla Fortezza Medicea, le grandi sculture rivelano la capacità di Marino di trasformare materia e spazio in un unico corpo magmatico. Nei Cavalieri, nelle Danzatrici e nei Giocolieri, la forma si carica di tensione drammatica, mentre nei Miracoli l’equilibrio si rompe per aprirsi a nuove possibilità espressive. Emblematica la scultura Miracolo (1952), dove la forma si slancia verso l’alto in una sfida alla gravità e alla logica della materia.
Un catalogo e attività per i più giovani
La mostra è accompagnata da un catalogo bilingue edito da Magonza, con saggi di Alberto Fiz, Moira Chiavarini, Luca Pietro Nicoletti e Giovanni Curatola, e fotografie di Michele Alberto Sereni. Non mancano laboratori didattici pensati per coinvolgere il pubblico più giovane in un percorso di scoperta e creatività.
INFO
Dove: Galleria Comunale d’Arte Moderna e Contemporanea e Fortezza Medicea, Arezzo
Quando: fino al 2 novembre 2025
Biglietti: Intero 14 €; Ridotti 10 € o 5 €; Famiglia 26 €; gratuito under 6, disabili, guide turistiche accreditate
Orari: lunedì, mercoledì, giovedì, venerdì 11-19; sabato e domenica 10-20; martedì chiuso